Fisiognomica della sconfitta Viaggio nel ducato berlusconiano in fiamme che scioglie le maschere di cera L’altra sera, a “Ballarò”, il ministro Raffaele Fitto sembrava uno che avesse preso un gavettone per strada: in certi momenti pareva boccheggiare, sempre abbondantemente sudava. Da sotto la bella capigliatura, che uno shampoo recente lasciava intuire, centinaia di gocce che lentamente scivolavano lungo il viso del piacente berlusconiano. Stefano Di Michele 16 GIU 2011
Salvate Dario Vergassola (e il suo petardino) dalle femminone tv Urge comitato, preme girotondo, s’impone manifestazione, con una sola, perentoria parola d’ordine: “Giù le mani da Dario Vergassola!”. Tutti preoccupati per il buco della Tav, e nessuno che si spenda nella difesa del comico di La Spezia, il più tapino tra i tanti tipini televisivi. Uomo, poi: pettorali niente, altezza berlusconiana, calvizie senza scampo, abitucci da mercatino albanese, occhialini da prof. precario, persino de sinistra – e persino a sinistra, come ieri documentavamo, si esigono ormai pettorali scolpiti e chiappe solide. Stefano Di Michele 10 GIU 2011
Liberi, servi e stralunati per il Cav. Nei giorni roventi del tardo berlusconismo, persino Swift di slancio si supera – e la servitù istruzioni non prende (anche perché istruzioni non arrivano) e casomai prentende di darne. Non maligna servitù alla Genet, piuttosto amorevole, ancora sognante, liberamente preoccupata per l’andamento della padronale magione politica. Al Capranica dunque s’aduna – magari meno gagliarda di quella che fu, ma appassionata lo stesso: così roventi rabbie, così inquiete domande. Leggi Così abbiamo fatto la festa al Cav. GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DELLA MANIFESTAZIONE Stefano Di Michele 09 GIU 2011
Che fare, se il miglior nemico s’eclissa E così, adesso che l’Homme Fatal della Seconda Repubblica sfiora come non mai il rischio del tramonto politico – cinematograficamente e politicamente il suo “raggio verde”, politicamente e berlusconianamente il minaccioso “raggio rosso” – appurato quel che è stato, si può pure provare a capire cosa resterà, secondo i suoi avversari, di questi anni di avventura. E si scopre che qualcosa ognuno vorrebbe conservare. Leggi Perché il Pd sognato da D’Alema non eccita più l’intello democratici Stefano Di Michele 08 GIU 2011
La capra campa e Sgarbi invece no Come al solito, ci va di mezzo Berlusconi. Così ieri, dopo aver patito per l’intera giornata dietro ai Responsabili – c’è tenzone intorno a Pionati ministro, nientemeno: farebbe meno impressione la nomina del canarino Titti – nel cuore della notte si è ritrovato l’ormai casto e conventuale Palazzo Grazioli invaso da una trentina di Irresponsabili: tutti capitanati da Vittorio Sgarbi, tutti freschissimi reduci dal tonfo epocale di “Ci tocca anche Vittorio Sgarbi” su RaiUno. Leggi Viaggio all’inizio (ma forse è già la fine) della nuova trasmissione di Sgarbi Stefano Di Michele 20 MAG 2011
Il diavolo sotto coperta. Vecchie istruzioni ai seminaristi caste davvero Il diavolo è dispettoso: a forza di stuzzicarlo, alla fine si presenta davvero. Sarà alta e dotta e accorata la lectio del card. Piacenza – ma nuova proprio no. E’ circa un migliaio di anni che la chiesa su questa “questione genitale” ammonisce, frena, minaccia. Non che faccia male, non che faccia bene: pensa che così sia giusto e giustamente così si regola. Leggi Maledetti genitali. La dura battaglia della chiesa per la castità di Mauro Piacenza - L eggi Quesito genitale: e se la morale fabbricasse solo preti impermeabili? di Camillo Langone Stefano Di Michele 17 MAG 2011
Che c’hai da guardare? In sostanza, ecco il fatto: alla Lei non fa piacere che si dia del tu a Dio. Vittorio Sgarbi a prendere confidenza non avrebbe fatto fatica – e perciò adesso, al centro della divina (appunto) scenografia preparata dall’architetto Calzavara, “è una basilica, è una basilica”, sbuffa, s’incazza, fa il misterioso, ride, sfotte. Ti abbraccia e ti allontana, ti insegue e ti abbandona. Stefano Di Michele 13 MAG 2011
Mi manda Camurri A un certo punto, dice Edoardo Camurri, si è sentito come Julia Roberts – pur tricologicamente più disastrato, pur odontoiatricamente meno fornito. E’ successo che lo hanno condotto in un grande negozio ad accattar braghe e giacchette e scarpe per il debutto del suo “Mi manda RaiTre”. “Come Pretty Woman: provavo e provavo, accompagnato da quelli della trasmissione”. Stefano Di Michele 05 MAG 2011
A ciascuno il suo santo Pure Wojtyla? Soprattutto Wojtyla. Avendo fatto un’infornata tale di santi e beati – che a volerli festeggiare tutti non basterebbe mettere insieme il calendario gregoriano e quello giuliano, quello cinese e quello maya – è logico e necessario che anche lui, dopo aver bordeggiato altari per tutta la sua vita, adesso vi salga sopra. Ha fatto molto, Giovanni Paolo II, con i suoi 1.338 beati e 482 santi. Non solo per la chiesa ma innanzi tutto per i fedeli. E non solo per i fedeli. Per il popolo tutto, non fosse la parola popolo parola da maneggiare con guardinga cautela. Leggi Il legno diritto della santità - Leggi tutti gli altri articoli del Foglio su Giovanni Paolo II Stefano Di Michele 02 MAG 2011
Niente prescrizione per il Cav. Caino Alla fine, chiuso il dibattimento, ho votato per l’innocenza di Caino. Ho trovato che avesse molte attenuanti: una famiglia disagiata (due genitori sfrattati dal paradiso terrestre, non scherziamo), mai una mela per casa, un fratello tanto buono gradito a mamma Eva e a papà Adamo e a Dio, insomma a tutti – magari pure agli abbacchi che a Nostro Signore sacrificava e che Nostro Signore apprezzava (“il loro grasso”, nello specifico, e si capisce perché fosse così irritabile nel Vecchio Testamento: eccesso di proteine), mentre praticamente schifava le melanzane e i fagiolini del fratello maggiore. Stefano Di Michele 13 APR 2011